Ritardatari cronici e persone perennemente in ritardo: non sono la stessa cosa. Come capire, allora, se si è affetti dalla sindrome da ritardo cronico oppure, più semplicemente, non si sa gestire il tempo e si è sempre in ritardo? Quali sono le cause di questo comportamento? Come fare a superarlo? E la procrastinazione dove si colloca? Questo e tanto altro in questo articolo.
Buona lettura!
L’organizzazione e la gestione dl tempo sono fondamentali per vivere una vita appagante e produttiva. Conoscere alcune tecniche e strumenti di gestione del tempo che siano di supporto, ma soprattutto che siano affini a noi, al nostro modo di essere può fare la differenza e farci letteralmente volare verso i nostri obiettivi personali ed anche professionali. Ma se questi non bastassero? Se nonostante i mille tentativi ci fosse qualcosa non bene identificato che ci bloccasse nell’evoluzione?
Nonostante il lavoro su di sé e l’utilizzo di tecniche e strumenti di time management a volte ci si accorge che tutto questo non basta. Ma cos’è quel “qualcosa” che blocca alcune persone, nonostante tutto? Che le fa perennemente arrivare in ritardo?
Il ritardo cronico, da alcuni definito sindrome da ritardo cronico, da un punto di vista prettamente psicologico non rientra tra i disturbi mentali, in quanto non annoverata nel DSM-5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.
Nonostante ciò, essere perennemente in ritardo, arrivare sempre in ritardo agli appuntamenti, ad esempio, potrebbe avere alla base delle cause serie, legate a diversi problemi psicologici, come ad esempio la mancanza di autocontrollo, l’ansia, gli stati depressivi, le somatizzazioni, ecc.
Il ritardo cronico, infatti, riguarda un processo mentale che interessa quella parte del cervello da cui ha origine l’ADHD, il disturbo da deficit di attenzione e di iperattività, e sarebbe riconducibile pertanto al generale problema di mancanza patologica di autocontrollo e di percezione sfalsata.
Alcune ragioni psicologiche dietro al ritardo cronico
Sicuramente il ritardo cronico è un comportamento complesso che può affondare le sue radici e nella psicologia individuale e nelle dinamiche di personalità. Alcune delle ragioni sottostanti questo tipo di atteggiamento sono:
1. Genesi ed evoluzione dei ritardatari cronici
Le cause del ritardo cronico possono risalire all’infanzia e alle prime relazioni con le figure di attaccamento. Il ritardo può essere un atto di ribellione inconscia contro figure autoritarie percepite.
2. Motivazioni psicologiche dei ritardatari cronici
Il ritardo cronico può nascondere un disagio emotivo negato, influenzato da dinamiche di potere e può esprimere passivamente risentimento o rabbia.
3. Correlazioni con i disturbi della personalità
Il ritardo cronico può essere un aspetto di un disturbo di personalità. Varia da persona a persona, con significati diversi a seconda dei tratti caratteristici. Alcuni esempi di personalità sono:
- Istrionico: il ritardo come modo di attirare attenzione.
- Abbandonico: il ritardo come protezione e generatore di ansia negli altri.
- Evitante: il ritardo come espressione di disinteresse.
- Narcisistico: il ritardo come manifestazione di scarsa stima verso gli altri.
- Borderline: il ritardo come bisogno di rivalsa.
- Attaccamento infantile disorganizzato: il ritardo come ottimismo eccessivo.
- Restrizioni genitoriali: il ritardo come espressione di disobbedienza.
- Disturbo dipendente: il ritardo come risultato di un atteggiamento ansioso invalidante.
4. Percezione del tempo per i ritardatari cronici
Un’altra ragione alla base dell’atteggiamento dei ritardatari cronici è la diversa tipologia di soggetti nei confronti della percezione del tempo. Da un lato ci sono le persone che appartengono alla categoria con tratti della personalità più puntuale, dall’altro le persone con il tratto della personalità più ritardatario: chiaramente percepiscono il tempo in modo diverso.

Se nel mondo frenetico in cui viviamo, dove il tempo è una risorsa preziosa, la puntualità è spesso vista come un segno di professionalità e rispetto, per alcune persone è innegabile che arrivare in orario è utopia. Inutile sottolineare che i ritardatari cronici sono persone che combattono regolarmente contro il tempo.
Distinzione tra ritardatari cronici e persone perennemente in ritardo
Esiste una distinzione tra ritardatari cronici e persone perennemente in ritardo? Apparentemente potrebbero sembrare la stessa cosa, ma non lo sono.
Chi sono i ritardatari cronici?
Come già accennato tra le righe di questo articolo, per i ritardatari cronici la natura è di origine psicologica . Nei ritardatari cronici, infatti, il ritardo è spesso radicato in profonde dinamiche psicologiche come può essere, ad esempio, l’espressione inconscia di ribellione, un modo per esercitare controllo, o una risposta a traumi o ansie non risolti.
Il ritardatario cronico rientra in un modello di comportamento che reitera ed è dunque prevedibile. Un ritardatario cronico tende ad essere in ritardo in quasi tutte le situazioni, belle o brutte, indipendentemente dalle circostanze. Cambiare questo comportamento richiede il più delle volte un tale lavoro introspettivo in quanto profondamente radicato nella psiche dell’individuo che farlo in autonomia risulta praticamente impossibile, se non in rari casi.
Chi sono le persone perennemente in ritardo?
Alla base della condizione delle persone che sono perennemente in ritardo ci sono cause di natura non patologica. Vediamone alcune.
Tra le cause che si annoverano tra le persone perennemente in ritardo ci sono indubbiamente quelle di carattere pragmatico. Le persone che sono perennemente in ritardo spesso lo sono per ragioni pragmatiche quali la cattiva gestione del tempo, la mancanza di chiarezza degli obiettivi, il sovraccarico di impegni, la sottovalutazione del traffico, ecc.
Di solito le persone perennemente in ritardo non è detto che lo siano sempre. Il loro ritardo non è necessariamente un tratto costante. Potrebbero essere puntuali in alcune situazioni, ma in ritardo in altre, a seconda delle circostanze esterne. Per esempio potrebbero essere puntuali o di poco in ritardo ad una visita medica o per prendere un volo, ed essere costantemente in ritardo agli aperitivi con gli amici o al lavoro.
Per le persone perennemente in ritardo migliorare la puntualità può essere più semplice e spesso richiede cambiamenti pratici nella gestione del tempo o nell’organizzazione delle attività quotidiane, ma anche nel mindset. Per questo in questi casi potrebbe essere utile il supporto di un coach o un percorso sulla gestione del tempo.

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Come riconoscere i ritardatari cronici dai procrastinatori
Capire qual è il proprio problema, ovvero se si è un ritardatario cronico oppure un procrastinatore, è certamente alla base per chiarirsi su quale sia la strada da intraprendere per risolvere o attenuare il problema. Le strategie per affrontarli possono differire notevolmente.
Per un maggiore approfondimento sulla procrastinazione ti invito a leggere il seguente articolo: 5 principali cause della procrastinazione e le soluzioni.
Caratteristiche e segnali del ritardatario cronico
Come si è visto, un ritardatario cronico è una persona che arriva regolarmente in ritardo agli appuntamenti, al lavoro, o ad altri impegni, nonostante le migliori intenzioni. Questo comportamento può essere radicato in problemi più profondi di gestione del tempo, ma soprattutto in questioni psicologiche importanti. I segnali di un ritardatario cronico, nello specifico, sono i seguenti:
- Costanza nel ritardo: sempre in ritardo, indipendentemente dall’importanza dell’impegno.
- Ansia e stress: il ritardo provoca stress e ansia completamente fuori dal proprio controllo.
- Impatto negativo sulle relazioni: il ritardo ha un impatto negativo sulle relazioni personali e professionali.
- Percezione distorta del tempo: continua sottostima del tempo necessario per compiere attività o per spostarsi da un luogo all’altro.
- Sensi di colpa: continuo stato di frustrazione e senso di colpa per il ritardo, nonostante ciò non si riesce a cambiare.
Caratteristiche e segnali del procrastinatore
La procrastinazione è il comportamento di rimandare costantemente attività o decisioni, spesso per evitare stress o per paura del fallimento, ma non solo. È più un problema di motivazione e gestione delle priorità che di percezione del tempo. Tipici segnali del procrastinatore sono:
- Rimandare le attività: si tende a rimandare regolarmente attività, anche quelle importanti o urgenti.
- Evitamento: si evita di iniziare task se percepite come difficili, noiose o stressanti.
- Giustificazioni: si trovano scuse per non iniziare o completare le attività.
- Bassa produttività: nonostante il tempo a disposizione, non si riesce a completare le attività in modo efficiente.
- Sensi di Colpa: ci si sente in colpa e frustrati per aver procrastinato, nonostante ciò non si riesce a cambiare il comportamento, continuando a procrastinare.
Distinzione tra ritardatario cronico e procrastinatore
La chiave per distinguere tra essere un ritardatario cronico e un procrastinatore sta nell’analizzare i comportamenti e le reazioni emotive. Se il problema principale è la percezione errata del tempo e la difficoltà nel rispettare gli orari, si potrebbe essere di fronte ad un ritardatario cronico. Se invece il problema è la tendenza a rimandare le attività a causa di ansia, paura o mancanza di motivazione, allora probabilmente si è di fronte ad un procrastinatore.
Una volta identificato il problema, si può iniziare a lavorare su strategie specifiche per affrontarlo:
- Per i ritardatari cronici: concentrarsi sulla pianificazione realistica del tempo, sull’autoconsapevolezza e sulla modifica delle tue routine quotidiane per includere buffer di tempo.
- Per i procrastinatori: lavorare sulla definizione di obiettivi chiari, sulla suddivisione delle attività in passi più piccoli e gestibili, e sull’identificazione delle cause sottostanti della tendenza a procrastinare.
In entrambi i casi, può essere utile cercare il supporto di un coach o di uno psicoterapeuta, soprattutto se a rimetterci è la qualità della vita. Il supporto di un professionista è alla base della risoluzione del problema.
Ritardatari cronici: conclusioni
Il ritardo cronico può avere un impatto significativo sulla vita di una persona, così come essere perennemente in ritardo o procrastinare costantemente o su cose importanti. Se essere ritardatario cronico nella vita professionale può comunicare inaffidabilità e mancanza di professionalità, nella vita personale può causare tensioni nelle relazioni e incomprensioni.
Mentre i ritardatari cronici spesso necessitano di un approccio psicologico per affrontare le radici profonde del loro comportamento, legati a traumi o blocchi del passato, le persone perennemente in ritardo o i procrastinatori incalliti possono beneficiare di strategie pratiche di gestione del tempo e organizzazione, seguendo un percorso di time management o facendosi accompagnare da un coach. È importante riconoscere queste differenze per affrontare efficacemente il problema del ritardo in entrambi i casi.
Buon vento!