Come stabilire obiettivi efficaci che ci consentano di progredire nel nostro percorso di vita o professionale? Ci vengono in aiuto gli obiettivi SMART, ovvero quegli obiettivi che godono di alcune caratteristiche che li rendono efficaci, appunto.
Qual è il significato degli obiettivi SMART, ma anche come stabilire obiettivi SMART. Te lo spiego in questo articolo.
Buona lettura!
Obiettivi SMART: una breve crono storia
L’origine del metodo SMART è comunemente associato al concetto di Management by Objectives di Peter Drucker, economista di origini austriache. Il primo a dare la definizione di obiettivi S.M.A.R.T., però, con l’acronimo che conosciamo oggi, è stato per la prima volta George T. Doran nel 1981.
In sintesi, mentre George T. Doran ha introdotto il termine S.M.A.R.T., l’essenza del concetto si collega strettamente ai principi di gestione delineati da Peter Drucker.
Ma passiamo alla descrizione del metodo. Come detto, S.M.AR.T. è un acronimo che indica le caratteristiche che non devono mancare quando si stabiliscono degli obiettivi. Vediamo insieme quali sono.
Obiettivi S.M.A.R.T.: le caratteristiche che un obiettivo deve avere
Eh si! Perché va bene definire obiettivi, ma se poi questi non vengono raggiunti o nonostante il loro ottenimento la situazione nel suo complesso non va verso la direzione sperata un motivo ci sarà. Ed il motivo potrebbe riguardare la mancanza di una o più caratteristiche definite dal metodo in questione, ovvero, un obiettivo per essere S.M.A.R.T. deve essere:
S – SPECIFIC, ovvero specifico. Un obiettivo deve rispondere alle domande dove? come? perché? Questo ti aiuta a concentrare i tuoi sforzi e non disperderli con il rischio di allontanarti dall’obiettivo stesso.
M – MEASURABLE, ovvero misurabile. Se al raggiungimento dell’obiettivo questo non è associabile ad un numero potrebbe essere un problema. Devi essere in grado di monitorare i progressi ed operare una valutazione oggettiva degli stessi, oltre che mantenere un certo livello di motivazione.
A – ACHIEVABLE, ovvero raggiungibile, tenuto conto delle energie, delle risorse, delle capacità. Va bene essere un obiettivo stimolante e che metta alla prova, ma pur sempre realistico. Stabilire obiettivi “troppo” significa non raggiungerli mai e allora che senso sprecare tempo e risorse?
R – RELEVANT, ovvero rilevante. Gli obiettivi devono essere importanti per chi li stabilisce, ma anche in linea con il contesto e con gli altri obiettivi.
T – TIME BOUND, ovvero temporizza, dai una scadenza, crea una deadline. Senza una scadenza l’obiettivo potrebbe non essere mai raggiunto o essere raggiunto troppo tardi o perdere il senso di essere raggiunto. Questa caratteristica è indispensabile per mantenere il focus, la concentrazione e per pianificare le attività.

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Chiaramente il metodo SMART nasce per un contesto aziendale, ma se ben adattato è utile anche in altri contesti. Il metodo SMART, tra l’altro, offre anche l’occasione per analizzare obiettivi, ma anche progetti, processi, visione d’insieme, ecc.
Dunque, per stabilire obiettivi efficaci, oltre che seguire le caratteristiche suggerite dal metodo SMART bisogna anche basarsi sulla chiarezza, la significatività e la contestualizzazione degli stessi. Questo mix conduce ad una maggiore motivazione che fa la sua parte, non determinante, ma certamente aiuta nel raggiungimento degli obiettivi. Si fa riferimento alla motivazione intrinseca, ovvero a quel tipo di motivazione che si riferisce all’esecuzione di un’attività per il piacere di metterla in atto, legata a una spinta interiore e non a ricompense esterne.
Conoscevi il metodo SMART? Lo applicherai per stabilire i tuoi obiettivi? Fammelo sapere nei commenti, ti leggo volentieri.
Buon vento!