Sono tanti i libri sulla gestione del tempo che ho letto per passione, prima, e per lavoro, dopo.
Non lo faccio per raggiungere la perfezione (lungi da me la perfezione! Me ne guardo bene), né per conoscere tutte le tecniche al mondo di efficienza e produttività, né per sperimentarle tutte. Lo faccio per curiosità, per conoscenza e perché mi piace, semplicemente.
Con questo articolo ho deciso di selezionare 10 libri sulla gestione del tempo (non è stato per nulla semplice!); non vuole essere una recensione per ciascun libro, ma quello che mi ha ispirato, su cui mi hanno fatto riflettere. Prendila come consiglio di lettura, per imparare qualcosa in più sul time management, come provare a gestire il proprio tempo o come provare ad avere più tempo.
Buona lettura!
“Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto” (Lucio Anneo Seneca – De brevitate vitae)
1. Riconquista il tuo tempo – Andrea Giuliodori
E’ iniziato tutto da questo libro per me. Mi sono avvicinata alla gestione del tempo in senso tecnico leggendo questo libro. Mi sono ritrovata in tanti momenti come il protagonista si trova e ho preso consapevolezza su tante cose, ma soprattutto ho dato loro un nome e ho imparato a riconoscerle, individuarle e superarle o tenermele care, in base alla loro natura. Loro sono le priorità, le distrazioni, il multitasking, la procrastinazione e la rigenerazione.
2. Deep work – Karl Newport
Viviamo in un mondo costellato da distrazioni, soprattutto digitali. La lettura di questo libro ha fatto focalizzare la mia attenzione sull’importanza della capacità concentrazione. Acquisita questa consapevolezza si è sulla buona strada verso il raggiungimento dell’eccellenza sul lavoro. Come non citare le quattro regole fondamentali condivise nel libro, ovvero l’importanza di lavorare con la massima concentrazione, di accettare la noia, di abbandonare i social media e di ridurre al minimo le attività superficiali. Tutto questo descritto non senza rigore scientifico.
3. Detto, fatto! – David Allen
“Getting Things Done” in lingua originale, rappresenta la Bibbia dei Professional Organizer. Con il metodo descritto, GTD appunto, è un libro che ho letto e spesso consulto sul momento, all’occorrenza. È un metodo per migliorare la produttività, ma io ritengo che se adeguatamente rivisitato è in grado di migliorare la vita in generale in quanto ansia e organizzazione sono interconnesse ed inversamente proporzionali: quando aumenta l’una diminuisce l’altra. Tu cosa sceglieresti?
4. Fattore 1% – Luca Mazzucchelli
Ricco di compiti da fare, è stato tra i primi libri letti che mi ha dato una potente consapevolezza: il nostro fare, i nostri risultati, il nostro cambiamento non si possono basare sulla spinta motivazionale e sulla forza di volontà. Sono altre le colonne portanti della nostra evoluzione, del nostro progredire: le abitudini. Ma attenzione! Non ci sono le abitudini universali, valide per tutti, ma ognuno di noi dobbiamo trovare le nostre e questo libro ci aiuta a farlo.
5. Dai valore al tuo tempo – Francesca Zampone
E qui si fa un tuffo di consapevolezza grazie ad esercizi (trattasi di libro interattivo) da ripetere nel tempo per capire che si cambia, ma soprattutto come si cambia. Con la maestria che la contraddistingue l’autrice spiega bene il concetto di tempo, del suo valore e di come lo valutiamo. Mi è piaciuto leggerlo e mettermi alla prova con gli esercizi. Mi sono resa conto di tanti tranelli di cui ero vittima. Ho imparato a raddrizzare il tiro!
6. La tecnica del pomodoro – Francesco Cirillo
Non potevo non leggere un libro su una tecnica di gestione del tempo adottata in tutto il mondo ed inventata da un italiano e per giunta studente!! Questa tecnica, tra l’altro, per me è diventata una droga nel senso che quando ci prendi gusto è difficile smettere. Pensare di collezionare pomodori come fossero i punti del supermercato a me scatena un senso di competizione con me stessa che non so descrivere. Poi però ho capito che collezionare pomodori non è una grande idea e ho smesso. Ancora una volta l’equilibrio è la scelta migliore: il pomodoro è uno strumento, un mezzo, non deve diventare un fine. La cosa seriamente illuminante è stata che ragionando in termini di stima di pomodori mi sono resa conto di quante e/oquali attività riesco a portare a termine entro la fine della giornata.
7. Quattro ore alla settimana – Timothy Ferriss
Ho deciso di leggere questo libro perché mi aveva colpito l’autore, la sua storia, la sua esperienza e il suo modo di vivere. Lui, imprenditore seriale, che ha studiato per cinque anni le abitudini dei ricchi oggi è conteso dalle più prestigiose università americane, da Princeton a Harvard. Si perché nella scelta di un libro, non guardo solo al titolo e all’argomento, mi interesso sempre di capire chi lo ha scritto e se mi ispira. Il concetto è che i soldi non fanno la felicità (e fin qui nulla di trascendentale), ma quello che mi è rimasto di questo libro è che tutto si basa su pochi concetti che se messi insieme valgono oro: l’efficacia vale più della presenza (e se lo capisce il tuo capo). Concentrarsi su ciò che vale veramente ed eliminare totalmente le attività inutili.
8. Il metodo Bullet Journal – Ryder Carroll
Quello che mi ha avvicinato a questo libro è il fatto che ho trovato affascinante il legame tra passato, presente e futuro. Il sottotitolo del libro dice: tieni traccia del passato, ordina il presente, progetta il futuro. Ho voluto leggerlo non tanto per cimentarmi nel metodo in senso stretto del Bullet Journal – che per me prima di questa lettura rappresentava una gran perdita di tempo e sinceramente per me è anche troppo – ma perchè ho scoperto che Bullet Journal non significa necessariamente mettersi a fare i disegnini, i ghirigori, colorare i fiorellini ed attaccare chilometri di washi tape: c’è molto di più, va oltre tutto questo che, per informazione, non è neanche obbligatorio o propedeutico fare. È un metodo di consapevolezza e di allenamento. Io però mi sono limitata a leggere il libro, non ho deciso di convertirmi al metodo, ad oggi.
9. Digital detox – Alessio Carciofi
Questo è stato un libro parecchio utile nella pratica, perché è proprio dedicato a strategie e trucchi nella lotta alla distrazione digitale. Non nego di averne sperimentate alcune. Con un bellissimo questionario di consapevolezza (si, la consapevolezza mi piace) l’autore propone un metodo che va oltre qualunque soluzione strong (prendi lo smartphone e brucialo!), ma che mira al raggiungimento di un sano equilibrio partendo dalla consapevolezza e da sane abitudini.
10. De brevitate vitae – Lucio Anneo Seneca
Letto durante l’adolescenza, la prima volta, riletto da adulta con la consapevolezza che certi principi sono eterni ed universali. È palesemente un trattato filosofico quello di Seneca, ma con dei principi che sono dei mantra per me. Ne cito alcuni, ma va assolutamente letto e commentato: lo adoro.
“L’uomo non ha ricevuto una vita breve, ma l’ha resa tale esso stesso, essendone responsabile per come la gestisce, con le sue azioni“.
“L’importanza dell’ozio e la differenziazione tra il presente, il passato ed il futuro”
“La vita è come un racconto: ciò che conta non è la sua lunghezza, ma la sua importanza.“
“Brevissima ed ansiosissima è la vita di quelli che dimenticano il passato, non curano il presente, temono il futuro”.
In un sol colpo Seneca mette insieme concetti di tempo come consapevolezza di sè, priorità, caducità della vita, ozio. L’importanza di valorizzare il proprio tempo, l’importanza dell’ozio e, aggiungo io, la consapevolezza di sè sono la base per tutto il resto.
Ad maiora!